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angle-left Inaugurazione dell’anno accademico 2022-23 dell’università di Verona - 19.05.2023

La cerimonia si è tenuta questa mattina alla presenza della ministra Anna Maria Bernini  

  

Venerdì 19 maggio, alle 10.30, nell’Aula Magna del Polo Zanotto, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022-23 dell’Università di Verona. La mattinata è stata aperta dalla relazione inaugurale del Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini che ha ufficialmente aperto il nuovo anno accademico. 

Spazio è stato poi dedicato agli interventi del corpo studentesco rappresentato da Francesca Flori, presidente del Consiglio degli studenti e da Giovanni Fiorini del personale tecnico amministrativo di Ateneo. 

A seguire è intervenuta la Ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini. 

La cerimonia è proseguita con i saluti istituzionali. Hanno portato i loro saluti il Sindaco Damiano Tommasi, il vicepresidente della Federazione ordini dei farmacisti italiani Luigi D’Ambrosio Lettieri eAntonio Felice Uricchio, presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca

A chiudere la cerimonia il confronto sulla “Salute pubblica post Pandemia”. Sono intervenuti Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, Manuela Lanzarin, assessora alla Sanità e servizi sociali delle Regione Veneto, Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, Evelina Tacconelli, direttrice della sezione di Malattie infettive dell'Ateneo di Verona, Vincenzo Bronte, docente di Immunologia dell'Ateneo scaligero e direttore scientifico dell'Istituto oncologico veneto. 

"In questi quattro anni di mandato - ha dichiarato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini - abbiamo affrontato numerose sfide. Alcune già vinte, altre da vincere su temi di grandissima attualità che sono fonte di forte preoccupazione per studentesse, studenti e le loro famiglie. Un problema che si trascinava dal 1982, parlo della data di nascita del nostro Ateneo, ha finalmente trovato soluzione: grazie all’accordo tra Esu e Aoui le mense ospedaliere sono state aperte alle nostre specializzande e specializzandi di Medicina, a tariffe agevolate previste dal diritto allo studio. Inoltre, un fondamentale intervento è stato realizzato estendendo e migliorando sensibilmente la qualità dei servizi di ristorazione. Oggi gli utenti delle mense sono più che triplicati.   

Grazie alla costante collaborazione con l’Esu di Verona siamo riusciti ad assicurare il posto alloggio a tutti gli studenti idonei per reddito e per merito come fissato dalla normativa sul diritto allo studio.  Dall’inizio del mio mandato con il governo di Ateneo stiamo cercando soluzioni percorribili per rispondere all’emergenza alloggi e qualche risultato l’abbiamo comunque ottenuto. Con Esu, Comune di Verona e Fondazione Camplus, abbiamo trovato 30 posti letto nel quartiere Filippini alle tariffe previste per il diritto allo studio: posti oggi tutti occupati. Sempre in collaborazione con l’Esu e con la Curia di Verona è stato presentato un nuovo progetto, in attesa di risposta del ministero, che prevede la realizzazione di altri 130 posti letto o più in zona Veronetta. E ancora, con Michele Romano, Presidente di Croceverde, stiamo procedendo nell’area di via del Capitel con le richieste di autorizzazione al Comune per la ristrutturazione di ulteriori 120 posti letto. Sono convito che anche l’Amministrazione comunale potrà fare la sua parte”.  

“Il nostro impegno prosegue, con determinazione nel voler garantire il diritto allo studio a fasce sempre più ampie di giovani. A fine mese - ha aggiunto il Magnifico Rettore - presenterò una proposta agli Organi di Ateneo per portare il valore soglia della no tax Area dagli attuali 22.000 euro a 27.000 euro. Adottando questa misura, secondo la nostra proiezione garantiremo a più di 8.500 studentesse e studenti la possibilità di frequentare la nostra Università gratuitamente. Un impegno straordinario e positivo, a tutela dei giovani e delle loro famiglie. Infatti, innalzando il tetto del valore soglia a 27.000 euro e prendendo ad esempio una famiglia di due genitori, entrambi lavoratori, due figli a carico, con mutuo-casa, ebbene, questi genitori potranno far frequentare gratuitamente ai propri figli l’Ateneo scaligero. Si tratta di una operazione finanziaria da 1 milione di euro,  

Penso che a tutti voi ora sia ben chiaro quale contributo sociale e di solidarietà tangibile l’Ateneo di Verona stia offrendo realmente alle nuove generazioni, e ovviamente ne rivendico pubblicamente la paternità”. 

 

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