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Conferenza sul Libro de Buen Amor
Relatore
Giuseppe Di Stefano - Università di Pisa
Data
28-mag-2025 - Ora:
10:00
AULA CO-WORKING
Il Libro del buon amore è un capolavoro modernissimo di un’epoca, il XIV secolo castigliano, in cui si impongono generi realistici e satirici, mentre decadono gli ideali cavallereschi e avanza il pragmatismo dell'astuzia e del successo economico. Juan Ruiz, arciprete di Hita, si muove in un ambiente clericale e giullaresco, diverso da quello umanistico italiano coevo. Il poema, nella metrica della cuaderna via, presenta in modo pseudo autobiografico il conflitto tra l'amore sacro e l'amore profano, e ricorre a una imprevedibile varietà di toni e argomenti, oscillando tra la severità della sincera fede religiosa e la spregiudicatezza della goliardia. L’autore narra in modo gioviale ed esuberante, con un linguaggio che attinge a un variegato mondo popolare, alcune avventure galanti poco consone alla sua condizione ecclesiastica, in cui si serve di un'abile mezzana. Nel testo prevalgono scene succose e aneddoti divertenti: si va dagli ambienti da taverna alle digressioni didattiche e morali, dalle fonti erudite, soggetti classici ed eroici, alle favole esopiche e ai fabliaux francesi, mentre l’autore descrive relazioni spesso trasgressive tra uomini e donne, rappresentando con ricchezza la varietà dei ceti sociali che affollavano le città castigliane. Il testo permette quindi una doppia lettura, rivolta alla rincorsa del piacere e all’avvertimento contro i pericoli della dissennatezza umana.
- Data pubblicazione
- 12-mag-2025
- Referente
- Anna Bognolo
- Dipartimento
- Lingue e Letterature Straniere
ALLEGATI
- Locandina