L'acqua come alimento

L'acqua come alimento

  dal 31 gennaio 2020 al 31 gennaio 2021
Collaborazione tra la società ACQUE VERONESI S.C. A R.L e l'Università degli Studi di Verona -Dipartimento di Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili, per favorire e sviluppare la ricerca scientifica sul valore nutritivo dell'acqua

“L’acqua come alimento” è un progetto nato nel 2017 da una collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Chirurgiche Odontostomatologiche e Materno Infantili dell’Università degli Studi di Verona – Clinica Pediatrica e Acque Veronesi, con un duplice obiettivo, quello cioè di conoscere la quantità di acqua consumata nell’arco della giornata dai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e la percezione che loro hanno dell’importanza della stessa per il nostro organismo.

Il progetto non è limitato ad una singola indagine, quanto piuttosto ad un percorso di crescita ed educazione da seguire nel tempo.

Il Dipartimento ha predisposto un questionario composto da 8 domande che riguardano l’assunzione giornaliera di liquidi, sia in termini di quantità che di tipologia per capire le abitudini e il rapporto che i bambini veronesi hanno nei confronti dell’acqua e, sulla base dei dati raccolti, aiutarli al miglioramento delle loro abitudini alimentari.

Il questionario è stato somministrato tra il 2017/2018 in occasione di manifestazioni ed eventi, anche sportivi, in cui erano presenti con le loro famiglie.
I dati scientifici emersi sono da considerarsi di notevole rilievo. Più della metà dei bambini intervistati, infatti, riferisce una scarsa assunzione giornaliera di acqua.
Dagli 881 questionari compilati, è emerso che il 70% dei bambini è consapevole di consumare pochi liquidi durante la giornata, solo il 30% riferisce di un maggiore consumo.

Sulla base di quanto emerso e per valorizzare i dati raccolti Acque Veronesi e l’UNIVR  hanno predisposto un progetto di comunicazione da proporre alle scuole primarie fissando anche degli obiettivi.
Il progetto ha ottenuto il riconoscimento da parte del Provveditorato agli Studi di Verona, di fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) e da FEDERFARMA Verona.