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Prevenzione della Corruzione
- Piano di Prevenzione della Corruzione e Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2019-2021
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Piano di Prevenzione della Corruzione 2019-2021 comprensivo del Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2019-2021, elaborato ai sensi del combinato disposto della Legge 190/2012, art. 1, c. 5, l. a), e del D. Lgs. 33/2013, art. 10.
Adottato dal Consiglio d'Amministrazione nella seduta del 1° febbraio 2019.
- Piano di Prevenzione della Corruzione e Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2018-2020
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Piano di Prevenzione della Corruzione 2018-2020 comprensivo del Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2018-2020, elaborato ai sensi del combinato disposto della Legge 190/2012, art. 1, c. 5, l. a), e del D. Lgs. 33/2013, art. 10.
Adottato dal Consiglio d'Amministrazione nella seduta del 23 febbraio 2018.
- Piano di Prevenzione della Corruzione e Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2017-2019
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Piano di Prevenzione della Corruzione 2017-2019 comprensivo del Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2017-2019, elaborato ai sensi del combinato disposto della Legge 190/2012, art. 1, c. 5, l. a), e del D. Lgs. 33/2013, art. 10
- Piano di Prevenzione della Corruzione e Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2016-2018
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Piano di Prevenzione della Corruzione 2016-2018 comprensivo del Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2016-2018, elaborato ai sensi del combinato disposto della Legge 190/2012, art. 1, c. 5, l. a), e del D. Lgs. 33/2013, art. 10
- Piano di Prevenzione della Corruzione 2014-2016, comprensivo del Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2014-2016
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Piano di Prevenzione della Corruzione 2014-2016, comprensivo del Programma per la Trasparenza e l’Integrità 2014-2016, elaborato ai sensi del combinato disposto della Legge 190/2012, art. 1, c. 5, l. a), e del D. Lgs. 33/2013, art. 10
- Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione 2013-2015
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Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione 2013-2015, ai sensi della L. 190/2012, art. 1, cc.8-10, e delle Linee di Indirizzo del Comitato Interministeriale (D.P.C.M. 16.01.13)per la predisposizione del Piano Nazionale Anticorruzione - Delibera Consiglio d'Amministrazione del 30 aprile 2013
- Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
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Nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza ai sensi della L. 190/2012, art. 1, c. 7, come rivisto dal D. Lgs. 97/2016, art. 41, c. 1 - Delibera Consiglio d'Amministrazione del 4 maggio 2018.
- Recapito e-mail RPCT
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Collegamento alla casella di posta elettronica istituzionale del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
- Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per l'anno 2018
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Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza recante i risultati dell’attività svolta, ai sensi della Legge 190/12,art. 1, c. 14.
Esercizio 2018
- Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per l'anno 2017
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Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza recante i risultati dell’attività svolta, ai sensi della Legge 190/12,art. 1, c. 14.
Esercizio 2017
- Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione per l'anno 2016
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Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione recante i risultati dell’attività svolta, ai sensi della Legge 190/12,art. 1, c. 14.
Esercizio 2016
- Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione per l'anno 2015
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Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione recante i risultati dell’attività svolta, ai sensi della Legge 190/12,art. 1, c. 14.
Esercizio 2015
- Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione per l'anno 2014
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Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione recante i risultati dell’attività svolta, ai sensi della Legge 190/12,art. 1, c. 14.
Esercizio 2014
- fare da tramite fra il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) ed il responsabile dell’unità organizzativa, per favorire l’attuazione delle misure di prevenzione della corruzione ed il monitoraggio dei contenuti da pubblicare on line;
- svolgere attività di monitoraggio / presidio di tutti gli adempimenti previsti in relazione a competenze e ambiti di attività svolti dalla propria unità organizzativa, secondo quanto previsto dalla normativa, in relazione alle indicazioni del RPCT ed in raccordo con il responsabile dell’unità organizzativa, al fine di favorire un presidio continuo delle misure previste - ferme restando le responsabilità in carico al soggetto competente in relazione all'organizzazione in essere, alle competenze assegnate ed al ruolo dei soggetti che operano nell'organizzazione;
- verificare regolarmente on line, sulla sezione Amministrazione trasparente, lo stato degli adempimenti di competenza dell’unità organizzativa, sotto il profilo di completezza, aggiornamento, piena comprensibilità e formato dei dati pubblicati.
I RAT possono costituire, con il coordinamento del RPCT, specifici gruppi di lavoro, per assicurare la presenza di competenze trasversali a più aree di rischio e/o ambiti di attività.
- Referenti Anticorruzione e Trasparenza (RAT)
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Elenco dei RAT per struttura.
Chi segnala circostanze di cattiva amministrazione, possibili conflitti di interessi o presunti episodi di corruzione, dà prova di una condotta eticamente corretta e contribuisce a prevenire ulteriori fenomeni corruttivi.
La segnalazione spesso è percepita come qualcosa di negativo: l’idea del fare la spia. O ci possono essere timori di ritorsioni. Quindi può sembrare più semplice o prudente ignorare il problema piuttosto che segnalare un sospetto di una irregolarità o di un vero e proprio illecito.
Per questo il Legislatore ha provveduto a tutelare il dipendente che segnala illeciti, disciplinando, oltre alle modalità di segnalazione (whistleblowing è il termine anglosassone divenuto d’uso comune), le forme di tutela e le garanzie di riservatezza per chi segnala (cfr. Legge 179/2017).
Chi può segnalare
Le tutele riguardano tutti i dipendenti dell’Ateneo e sono estese anche ai lavoratori e ai collaboratori delle imprese fornitrici dell’Università.
Divieto di discriminazione e tutela della riservatezza
Chi segnala non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o subire alcun tipo di discriminazione sul lavoro a seguito della segnalazione fatta.
Qualora ritenga di aver subito delle ritorsioni per la segnalazione fatta, il diretto interessato o i rappresentanti sindacali per suo conto possono informare dell’accaduto l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che coinvolgerà il Dipartimento della Funzione Pubblica, perché si attivi in proposito. In tal caso, spetterà poi all’Ateneo dimostrare che le misure adottate nei confronti del segnalante non avevano nulla a che spartire con la segnalazione; diversamente tali atti saranno dichiarati nulli e ANAC applicherà al responsabile pesanti sanzioni (da 5.000 a 30.000 euro).
Sono previste forti tutele della riservatezza di chi segnala, sia in caso di procedimento penale che davanti alla Corte dei Conti. In caso di procedimento disciplinare, l'identità del segnalante non può essere rivelata quando la contestazione disciplinare è fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione; ma anche qualora elemento fondamentale per la contestazione sia la segnalazione e la conoscenza dell'identità del segnalante sia indispensabile per la difesa dell'incolpato, per utilizzare la segnalazione è obbligatorio il consenso del segnalante alla rivelazione della sua identità.
Infine, non è consentito l’esercizio dell’accesso agli atti per richiedere dati di chi segnala o del contenuto della segnalazione.
Importante: tutte le tutele richiamate non sono più garantite quando sia stata accertata, anche solo con sentenza di primo grado, la responsabilità penale del segnalante per i reati di calunnia o diffamazione o comunque per reati connessi con la denuncia effettuata, ovvero la sua responsabilità civile, per lo stesso titolo, nei casi di dolo o colpa grave.
Cosa si può segnalare
Non esiste una lista dettagliata di fatti, situazioni o reati che possono essere segnalati: i fatti corruttivi o illeciti comprendono l’abuso di poteri per ottenere vantaggi privati, il cattivo funzionamento o l’inquinamento dell’azione amministrativa dall’esterno, favoritismi e comportamenti che contrastano con la cura dell’interesse pubblico e minano la fiducia dei cittadini nell’imparzialità della pubblica amministrazione.
Comprendono anche sprechi, nepotismo, demansionamenti, reiterato mancato rispetto dei tempi dei procedimenti amministrativi, assunzioni non trasparenti, irregolarità contabili, false dichiarazioni, violazione delle norme ambientali e di sicurezza sul lavoro.
Importante: il danno o il potenziale danno deve essere di natura pubblica, pertanto la segnalazione non può riguardare lamentele o rivendicazioni di carattere personale.
Cosa deve contenere la segnalazione
Elementi essenziali che devono essere contenuti nella segnalazione, perché possa essere presa in considerazione, sono:
- l’identità di chi segnala,
- la qualifica ricoperta da chi segnala,
- il periodo, cioè la finestra temporale, in cui si è verificato il fatto segnalato,
- la descrizione dei fatti e delle circostanze, sufficientemente dettagliata da consentire la comprensione di quanto avvenuto e corredata da documentazione appropriata.
Importante: non potranno essere prese in considerazione le segnalazioni estranee alla sfera di competenza dell’Ateneo o manifestamente infondate, per l’assenza di elementi di fatto idonei a giustificare accertamenti, quando non sussistano presupposti di legge per l’applicazione della sanzione o quando perseguano l’unica finalità di nuocere o arrecare molestia ad altri.
Modalità di segnalazione
La segnalazione può essere presentata:
a. o tramite denuncia all'autorità giudiziaria ordinaria o a quella contabile;
b. o all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), seguendo le istruzioni disponibili sul sito dell’Autorità;
c. o direttamente al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Ateneo (RPCT).
Per le segnalazioni che i dipendenti vogliano trasmettere direttamente al RPCT, è a disposizione una casella di posta elettronica dedicata (whistleblowing@ateneo.univr.it) e appositi fac-simile.
Istruttoria interna
Quando la segnalazione viene trasmessa al Responsabile della prevenzione della corruzione, il RPCT:
- predispone l’istruttoria, rispettando la tutela della riservatezza, il principio di imparzialità nell'interesse generale e di tutte le parti coinvolte,
- valuta i fatti,
- acquisisce chiarimenti, se necessari, ad esempio disponendo l’audizione del segnalante e di eventuali altri soggetti interessati.
In caso di manifesta ed evidente infondatezza può decidere di archiviare la segnalazione.
Se la segnalazione viene ritenuta fondata:
- predispone gli interventi organizzativi necessari a rafforzare le misure di prevenzione della corruzione nell’ambito in cui è emerso il fatto segnalato,
- inoltra il solo contenuto della segnalazione - evidenziando che si tratta di una segnalazione garantita da una particolare tutela della riservatezza - a:
> soggetti terzi interni competenti per l’adozione di eventuali provvedimenti (Ufficio Disciplinare e/o dirigente della struttura in cui si è verificato il fatto),
> soggetti terzi esterni se rileva la loro competenza (Autorità giudiziaria, Corte dei Conti, Autorità Nazionale Anticorruzione - ANAC).
- Fac-simile di Segnalazione d’illecito
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Modulo fac-simile utilizzabile dal dipendente intenzionato ad effettuare una segnalazione d'illecito al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione.
- Segnalazione al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
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Per le segnalazioni che i dipendenti vogliano trasmettere direttamente al RPCT, è a disposizione una casella di posta elettronica dedicata (whistleblowing@ateneo.univr.it)
- Legge n. 179/2017 sul whistleblowing
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Legge 30 novembre 2017 n. 179, Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.
- Segnalazione all'Autorità Nazionale Anticorruzione - ANAC
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Collegamento alla web page ANAC contenente linee guida, indicazioni operative e casella di posta elettronica riservata per le segnalazioni di illeciti all'Autorità Nazionale competente.
- Legge 6 novembre 2012, n. 190
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Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
(GU n. 265 del 13-11-2012)
- Piano Nazionale Anticorruzione e Linee di indirizzo ANAC
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Piano Nazionale Anticorruzione (PNA), aggiornamenti PNA e linee di indirizzo sulla prevenzione della corruzione emanate dalla competente Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).