Telelavoro

Telelavoro

Il progetto Telelavoro dell’Università di Verona è iniziato come sperimentazione limitata per numero di partecipanti e per periodi di attuazione nel 1999 sino ad evolversi a oltre 40 dipendenti coinvolte/i.

Gli obiettivi che, nell’attuazione di questo progetto, l’Ateneo di Verona intende perseguire sono: coniugare innovazione, flessibilità, soddisfazione e soluzione di bisogni individuali, contenere e razionalizzare la spesa pubblica operando in una logica di efficienza, efficacia ed economicità.
Il telelavoro rappresenta di fatto un effettivo strumento di conciliazione tra vita professionale e dimensione privata

Il telelavoro ha aumentato la produttività e la qualità del lavoro. Svolgere le proprie mansioni in un ambiente confortevole quale la propria abitazione, non essere sottoposte/i alle continue interruzioni che avvengono normalmente in ufficio e, in diversi casi, risparmiare lunghi e stressanti tempi di trasporto, favorisce la concentrazione e, di conseguenza, la qualità del lavoro. Secondo quanto dichiarato da chi ha svolto il lavoro in remoto, il telelavoro sembra aver incrementato la capacità organizzativa (con inevitabili ricadute positive anche sulle attività erogate durante le giornate di lavoro in sede), l’autonomia e, in parte, il senso di responsabilità dei soggetti coinvolti. Inoltre, è stato confermato che il telelavoro rappresenta un effettivo strumento di conciliazione lavoro-famiglia per la flessibilità di orario, che consente di armonizzare lavoro e dimensione privata.

Per accedere è necessario partecipare a un bando annuale, in conformità a criteri in esso stabiliti (svolgere mansioni telelavorabili, avere figli nella fascia d'età da 0 a 14 anni, svolgere lavoro di cura) la Direzione Risorse Umane stila una graduatoria. E’ anche previsto che possa essere assegnato un periodo di telelavoro per casi particolari: improvvisa necessità di cure e terapie proprie e dei propri familiari e durante la gravidanza. Dall'a.a. 2008/09 il CUG (già Comitato per le Pari Opportunità) ha trasferito la gestione del progetto del Telelavoro alla Direzione Risorse Umane, continuando a prestare la propria collaborazione.

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Stefano Catalano